Ashtanga

Trasformazione e gratitudine verso l’insegnamento

Quando penso ai miei dieci anni di pratica dell’Ashtanga Yoga, la prima immagine che mi viene in mente non è quella delle sequenze fluide o della fatica mattutina per arrivare in shala. È il volto di Elena e degli assistenti che via via mi hanno accompagnato nella pratica.

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“Conquistare” le posture

Questa settimana sono riuscita per la prima volta a scendere in ponte da sola. Ho dovuto fare un grande lavoro di schiena per arrivarci, ho una scoliosi doppia, il che ha reso il percorso a tratti faticoso. Negli ultimi mesi, il mio unico blocco era la paura di farmi male nel lasciarmi andare indietro con le mani, anche se sapevo che prima o poi sarei riuscita a farlo.

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Pensieri “yogici”

Condivido un po’ di miei pensieri. Spero possano essere utili.

Lo yoga mi ha insegnato la pazienza
Praticare yoga mi ha insegnato molte cose, ma tra tutte, la lezione più preziosa è stata la pazienza. Non una pazienza passiva o rassegnata, ma quella qualità profonda che nella tradizione yogica viene chiamata titiksha: la capacità di restare presenti nel disagio, di attraversare la difficoltà con dignità e quiete interiore.

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Quando il corpo ci delude

Questa mattina mi sono alzata presto e sono andata in Shala per praticare, essendo venerdì mi sono affrettata per arrivare in tempo per praticare e finire entro le 9:30. Ho srotolato il mio tappetino, ho fatto due esercizi per riscaldare ginocchia e gambe prima di iniziare e poi mi sono portata in piedi per il mio mantra e per incominciare la prima serie.

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Come cambiare le Abitudini per ottenere risultati che desideriamo nella Vita

Quante volte ci siamo trovati a pensare che quello che abbiamo non ci basta? Che alla fine faccio tanto, ma poi il risultato è sempre lo stesso? È naturale, vogliamo più successo, relazioni più sane, una salute più solida o una maggiore realizzazione personale. Darsi stimoli è necessario per la nostra crescita personale e uscire dalla zona di comfort è doveroso e necessario affinché ciò accada.

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La pratica quotidiana, prendere quello che c’è

Secondo la tradizione, la pratica dell’Ashtanga Vinyasa Yoga, intesa come pratica fisica di Asana sul tappetino, va fatta 6 giorni a settimana e possibilmente la mattina presto, senza lasciar passare troppo tempo da quando ci svegliamo a quando srotoliamo il tappetino. Così la pratica diventa un vero e proprio rituale quasi quotidiano, un po’ come lavarsi i denti la mattina.

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La pratica e il riposo forzato

Chi pratica Ashtanga con costanza e da un po’ di tempo, spesso viene frainteso dalle persone che ha più vicino. Abitudini come svegliarsi presto la mattina per praticare, mangiare poco la sera anche quando si esce a cena, andare a letto presto e portare il materassino con sé in viaggio per il mondo durante le vacanze sembrano sforzi o sacrifici inutili, per chi non conosce il mondo dello yoga.

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Ritiro a Goa 2025, un ritorno molto atteso

Con grande felicità e soddisfazione finalmente quest’anno siamo tornati a Goa. Dal 2010 al 2019 per ben 10 volte il ritiro di Goa è stato un appuntamento che ha coinvolto oltre 200 studenti partecipanti, portati a vivere un’esperienza davvero unica per chi l’India ancora non la conosceva. Da quell’ultimo anno, personalmente non vedevo l’ora di riportare in questa terra magica il mio iconico ritiro e finalmente nel 2025 ci sono riuscita.

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